Antonio Gnoli su la Repubblica dell’11/05/01 a pagina 56., 11 maggio 2001
«Possiamo capire che cosa è un romanziere partendo dalle cime più alte. Il mondo non era balzacchiano prima di Balzac; non era dostoevskiano prima di Dostoevskij
«Possiamo capire che cosa è un romanziere partendo dalle cime più alte. Il mondo non era balzacchiano prima di Balzac; non era dostoevskiano prima di Dostoevskij. Essere romanzieri vuol dire dar credito alla propria immaginazione, trasformando il mondo attraverso le proprie parole. Ed è quello che io non solo non so fare, ma non desidero fare. Io desidero lasciare il mondo così com’è» (Cesare Garboli).