Francesco Merlo, Corriere della Sera 10/11/1999, 10 novembre 1999
Le ferie cumulate? «O a tutti o a nessuno». Un imprenditore che concede ai suoi operai extracomunitari il permesso di cumulare le ferie e di ritornare nei loro Paesi d’origine per quasi due mesi di fila senza perdere il posto, è un bell’imprenditore civile che rispetta le minoranze: sarebbe piaciuto a Voltaire
Le ferie cumulate? «O a tutti o a nessuno». Un imprenditore che concede ai suoi operai extracomunitari il permesso di cumulare le ferie e di ritornare nei loro Paesi d’origine per quasi due mesi di fila senza perdere il posto, è un bell’imprenditore civile che rispetta le minoranze: sarebbe piaciuto a Voltaire. A nessuno verrebbe in mente che è nero il dio di quest’imprenditore, che egli magari odia i bianchi e che il suo aiutare gli extracomunitari è black power. A nessuno tranne ai comunisti di Bertinotti. Senza vergogna infatti Rifondazione sostiene che lo stesso diritto dovrebbe essere esteso ai lavoratori bianchi: «O a tutti o a nessuno». Evidentemente sposano, questi arguti comunisti, la paradossale idea di quel ruspante e famoso presidente del Catania calcio, Angelo Massimino, il quale, alla richiesta di comprare un nuovo paio di guanti al portiere, rispose ispirandosi al Contratto Sociale di Rousseau: «Non facciamo favoritismi. O compriamo i guanti a tutti o a nessuno». Ma la vicenda che coinvolge Rifondazione è più disperante che ruspante. Per capire che cosa sta diventando il comunismo italiano e come il leninismo si stia lentamente trasformando in un surrealismo egoista, bisogna dunque andare a Susegana, in provincia di Treviso, ai cancelli della Zanussi Electrolux, una delle più importanti fabbriche mondiali di frigoriferi, lavatrici e lavapiatti. Qui, nell’Italia più austroungarica, dov’è nato il partito antiitaliano della Lega, Rifondazione distribuisce i suoi volantini contro «la discriminazione in fabbrica degli operai bianchi», contro «i privilegi accordati ai neri», e, alla fine, contro le stesse assunzioni degli extracomunitari.