Antonella Barina su Il VenerdÏ di Repubblica dell’11/05/01 a pagina 123., 11 maggio 2001
«Mamma fu abbandonata da mio padre a 18 anni, incinta di me. Partorì a San Francisco, poi ci trasferimmo alle Hawaii: lei passava le giornate ad arrabbattarsi per guadagnar qualcosa e a cercare marito, inutilmente
«Mamma fu abbandonata da mio padre a 18 anni, incinta di me. Partorì a San Francisco, poi ci trasferimmo alle Hawaii: lei passava le giornate ad arrabbattarsi per guadagnar qualcosa e a cercare marito, inutilmente. La vita del "bastardo" è dura: o ti uccide o ti rende davvero tosto. Io riuscii ad acciuffare il mio destino a 4 anni, quando mi invaghii di Bill Hamilton, il più elegante surfista della spiaggia di Banzai Pipeline: biondo, abbronzato, con la chitarra, sembrava ballare su quella tavola da surf. Un giorno lo avvicinai: "Mamma cerca marito, vuoi diventare il mio papà?". Li feci conoscere e si sposarono. Lui aveva solo 18 anni: crescemmo insieme. Bill cavalcava le onde e io, adorante, cercavo di imitarlo. Affrontai la prima grande onda a 13 anni: ne fui travolto, dovetti nuotare un miglio per recuperare la tavola; e poi di nuovo, un’infinità di volte. Ero sfinito, scoraggiato, ma Bill mi rispedì in acqua: "Hai imparato che si sopravvive ai fallimenti", disse. "Questo è il primo passo perché diventino vittorie"» (Laird Hamilton, surfista).