Curzio Maltese su la Repubblica del 14/05/01 a pagina 43., 14 maggio 2001
«Io ho l’impressione che l’Italia in questo momento sia un paese abbastanza terrorizzato e che sostanzialmente abbia paura di sé stesso
«Io ho l’impressione che l’Italia in questo momento sia un paese abbastanza terrorizzato e che sostanzialmente abbia paura di sé stesso. Un paese che ha messo da parte le paure reali, quelle che l’umanità deve temere per essene in guardia e per poterle dominare. L’italiano medio ha più paura di essere derubato della carta di credito, che è una cosa che si può rimediare con una telefonata al numero verde, piuttosto che di una serie di flagelli che affliggono l’umanità. Su queste paure indotte, falsi bersagli, c’è anche buona parte di una ideologia politica: il famoso capro espiatorio. Del resto i totalitarismi del Novecento hanno giocato su questo: se hai paura del negro, del diverso, siamo a posto: perché puoi far mangiare ai cittadini le porcherie più tremende e questi non avranno più paura...» (Antonio Tabucchi).