Carla Massi su Il Messaggero del 15/05/01 a pagina 1., 15 maggio 2001
Alcuni ricercatori americani stanno progettando capi d’abbigliamento con sensori provvisti di una fragranza capace di orientare lo stato d’animo di chi li indossa: magliette che placano l’ansia, camicie alla valeriana per vincere lo stress, giacche che scatenano i fenormoni prima di un incontro galante, slip e calze con profumi orientali, al miele o al gelsomino
Alcuni ricercatori americani stanno progettando capi d’abbigliamento con sensori provvisti di una fragranza capace di orientare lo stato d’animo di chi li indossa: magliette che placano l’ansia, camicie alla valeriana per vincere lo stress, giacche che scatenano i fenormoni prima di un incontro galante, slip e calze con profumi orientali, al miele o al gelsomino. Nei laboratori sono allo studio anche oggetti d’uso quotidiano profumati a seconda delle esigenze: la sveglia che sprigiona l’aroma del caffè, la cappa aspirante per la cucina con deodorante incorporato, uno strumento per odorare gli armadi alimentato a batteria con cartucce profumate. Gli scienziati promettono a breve un sistema che permetterà di sentire gli odori via Internet e un "naso artificiale" che analizzerà gli effluvi corporei del paziente per individuare malattie mentali, cancro e diabete. Secondo i giapponesi, l’aromatologia può essere utilizzata anche per produrre e far vendere di più. I profumi consigliati: limone la mattina e basilico nel pomeriggio. Gli impiegati che respirano l’aroma sarebbero più solerti ed efficienti. Anche il bouquet del pesto, dopo le 14, favorisce la velocità nel lavoro.