Maria Serena Piretti, "Le elezioni politiche in Italia dal 1848 a oggi", Laterza 1996, 15 maggio 2001
I francesi hanno introdotto il suffragio universale maschile nel 1848, i tedeschi nel 1871, l’Italia nel 1912
I francesi hanno introdotto il suffragio universale maschile nel 1848, i tedeschi nel 1871, l’Italia nel 1912. Nel 1919, lo stato italiano abbandona il sistema maggioritario per il proporzionale. Durante il fascismo, con la legge Acerbo, si stabilì che alla lista più votata (almeno il 25 per cento delle preferenze) andassero in premio i due terzi dei seggi. I primi a parlare di suffragio femminile, rimanendo però inascoltati, furono i deputati Giuseppe Marcora e Saladino Saladini, nel 1880. Nel 1944 col governo Bonomi le donne acquisiscono il diritto di voto, ma diventano eleggibili solo nel 1946. Papa Pio IX definì il suffragio universale ”menzogna universale”, "piaga distruggitrice dell’ordine sociale".