Elaine Sciolino su la Repubblica del 09/04/01 a pagina 22; Maurizio Molinari su La Stampa del 01/05/01 a pagina 24; Antonio Monda su la Repubblica del 09/05/01 a pagina 43., 9 aprile 2001
Lo scrittore Nicholson Baker, nel libro ”Le biblioteche e l’assalto alla carta” afferma che tra il 1968 e il 1984 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti avrebbe distrutto circa trecentomila libri, per un valore di circa dieci milioni di dollari
Lo scrittore Nicholson Baker, nel libro ”Le biblioteche e l’assalto alla carta” afferma che tra il 1968 e il 1984 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti avrebbe distrutto circa trecentomila libri, per un valore di circa dieci milioni di dollari. In tutto il paese, complessivamente sarebbero stati mandati al macero almeno 975.000 libri sperperando un patrimonio di trentanove milioni di dollari. Con la motivazione di una migliore conservazione, i libri venivano riprodotti su microfilm e la carta inviata al macero. Nicholson sostiene che la carta, anche quella di qualità mediocre, ha un grado di resistenza all’usura migliore di quello della pellicola dei microfilm. James Billington, bibliotecario del Congresso: «I luddisti spuntano sempre e c’è sempre qualcuno che rifiuta di credere ai chimici e agli scienziati».