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 2001  maggio 16 Mercoledì calendario

Un guppo di ricercatori coordinati dal dott. George Bartzokis, dell’ente statunitense per gli ex combattenti, ha scoperto che la cosiddetta materia bianca, deputata alla comunicazione fra le diverse aree cerebrali, continua a svilupparsi fino ai 50 anni nei lobi frontali e temporali, nelle aree della memoria, del ragionamento, e del controllo degli impulsi

Un guppo di ricercatori coordinati dal dott. George Bartzokis, dell’ente statunitense per gli ex combattenti, ha scoperto che la cosiddetta materia bianca, deputata alla comunicazione fra le diverse aree cerebrali, continua a svilupparsi fino ai 50 anni nei lobi frontali e temporali, nelle aree della memoria, del ragionamento, e del controllo degli impulsi. Lo studio conferma invece il decadere della materia della materia grigia a partire dell’adolescenza. "La scoperta rivela un modello sempre più dinamico del nostro cervello nel quale c’è poco di prefissato. Esistono delle informazioni genetiche di base ma poi le ristrutturazioni sono continue e risentono dell’ambiente in cui si vive e dell’influenza esterna a cui è soggetto l’individuo. Ciò che muta è il rapporto fra le cellule cerebrali" ha spiegato Alberto Oliviero, psicobiologo all’Università La Sapiena di Roma, e direttore ddell’Istituto di psicobiologia e psicofarmalogia del Cnr. Per arrivare all’interessante risultato gli scienziati americani hanno "misurato" i cambiamenti delle masse cerebrali in 70 uomini sani con un’età compresa fra i 19 e i 76 anni.