la Repubblica del 16/05/01 a pagina 38., 16 maggio 2001
Nell’antico Egitto l’imbalsamatore asportava il cervello del defunto attraverso il naso con uncini metallici, poi riempiva la cavità con olio balsamico
Nell’antico Egitto l’imbalsamatore asportava il cervello del defunto attraverso il naso con uncini metallici, poi riempiva la cavità con olio balsamico. Ad eccezione del cuore, che restava al suo posto, gli organi interni venivano tolti e trattati con natron, un sale minerale che favorisce la disidratazione. Il corpo svuotato era spennellato con oli balsamici, riempito di pezzi di lino e segatura e avvolto in centinaia di metri di bende che nascondevano tra le pieghe magici amuleti. La procedura si concludeva aprendo la bocca al cadavere affinché lo spirito riacquistasse la capacità di parlare e mangiare.