Flavio Vanetti, Sette n. 7/2000, 17 maggio 2001
Diego Dominguez, stella della nazionale italiana di rugby: «Il nostro ct, Brad Johnstone (neozelandese, ndr), crede nell’autogestione
Diego Dominguez, stella della nazionale italiana di rugby: «Il nostro ct, Brad Johnstone (neozelandese, ndr), crede nell’autogestione. Fuori dal campo, siamo divisi in gruppi da otto, a seconda del ruolo. Ogni squadra ha un nome: iene, facoceri, stracci e segaioli. A ogni raduno cambiano le mansioni: cura del materiale, svaghi, multe...». Multe? «Il primo a pagare è stato il mister: ha dimenticato a tavola il telefonino, diecimila di multa». E i facoceri? «Nei giorni precedenti Italia-Scozia, noi eravamo addetti al relax: la sera prima del ritiro a Tirrenia abbiamo organizzato una cena di pesce. A Livorno. Grande mangiata» .