D di Repubblica del 15/05/01 a pagina 267., 15 maggio 2001
Peggy Guggenheim aveva una collezione di fotografie che riproducevano personaggi degli affreschi pompeiani nelle più svariate posizioni erotiche
Peggy Guggenheim aveva una collezione di fotografie che riproducevano personaggi degli affreschi pompeiani nelle più svariate posizioni erotiche. Lei voleva provarle tutte e pensò di servirsi di Laurence Veil: «Venne a trovarmi al Plaza-Athénée Hotel, dove abitavo. Mi strinse a sé e lui rimase impressionato dalla mia arrendevolezza. Gli dissi che lì non potevamo fare nulla: mia madre poteva tornare in qualsiasi momento. Mi invitò ad andare nel suo albergo. Corsi a mettermi il cappello e mi portò in Rue de Verneuil... fu lì che persi la verginità. Credo che sia stata dura per Laurence, perché davvero gli domandai tutto quello che avevo visto raffigurato sui muri di Pompei. Esultante, tornai a casa, cenai con mia madre e un amico, e mi chiedevo quali sarebbero state le loro reazioni se avessero saputo».