Itar-Tass 27/03/1998; ìXinhuaî 28/03/1998, 27 marzo 1998
La Russia ha accettato di dividere in settori il fondale del Caspio mantenendo in comune l’uso delle acque e lo sfruttamento delle risorse biologiche
La Russia ha accettato di dividere in settori il fondale del Caspio mantenendo in comune l’uso delle acque e lo sfruttamento delle risorse biologiche. Kamal Kharrazi, ministro degli Esteri iraniano, obietta che «c’è ancora molta strada da percorrere prima di giungere ad un accordo pieno e definitivo». Boris Pastukhov, viceministro degli Esteri russo, ricorda che la Russia è assolutamente contraria alla costruzione di un oleodotto sottomarino Kazakhstan-Azerbaijan (versione ufficiale: la zona è sismica, si rischierebbe un disastro ecologico, «costruire un oleodotto sottomarino nel Caspio equivarrebbe ad un atto di pirateria pericoloso per l’economia e l’ecologia»; in realtà Mosca perderebbe il controllo sull’esportazione del petrolio kazakho che ora passa per la linea Baku-Novorossiisk).