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 2001  maggio 18 Venerdì calendario

«Nel 1808 lo Zar nominò un comandante per la città e la regione di Baku. Per il nuovo comandante questa destinazione era un segno evidente di disgrazia

«Nel 1808 lo Zar nominò un comandante per la città e la regione di Baku. Per il nuovo comandante questa destinazione era un segno evidente di disgrazia. Baku era la città più lontana, la più sudicia e la più superflua di tutto l’Impero degli Zar. La nomina a comandante di questo angolo sperduto non era né più né meno che una deportazione a malapena mascherata». Il comandante decise di ingraziarsi lo Zar inviandogli un dettagliato rapporto sulla zona a lui assegnata: scrisse fra l’altro che in diversi punti nei dintorni della città una specie di olio trasudava dal terreno e del fatto informava l’Accademia Imperiale delle Scienze. Nella relazione che questa produsse si legge: «Il petrolio è un liquido minerale sprovvisto di ogni utilità. Per la sua natura, è un liquido vischioso che ha un pessimo odore. Il petrolio non può essere usato in alcun modo. Esso potrebbe essere tutto al più utilizzato di quando in quando a lubrificare le ruote dei carri degli indigeni, che cigolano terribilmente». Il comandante riuscì in seguito ad affittare quelle zone impregnate di petrolio, dopo lunghe trattative e ad un prezzo ridicolo, per la durata di dieci anni, ad un armeno. Lo Zar ne fu soddisfatto, lo promosse di grado e lo trasferì ad una residenza migliore.