Essad Bey (Leo Noussimbaum), Líepopea del petrolio, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze 1937, 18 maggio 2001
«Si partì per Baku e si accertò che un intraprendente svedese di nome Nobel vi aveva eretto delle torri di aspetto bizzaro, che questo svedese comperava petrolio, lo rivendeva e guadagnava moltissimo denaro
«Si partì per Baku e si accertò che un intraprendente svedese di nome Nobel vi aveva eretto delle torri di aspetto bizzaro, che questo svedese comperava petrolio, lo rivendeva e guadagnava moltissimo denaro. (...) Fu l’inizio di una caccia selvaggia al petrolio. Avventurieri delle razze più diverse, venuti da ogni parte della Russia si concentrarono a Baku. Ladri, coatti evasi, banditi e truffatori fiancheggiarono industriali seri. (...) Armeni, mussulmani, russi polacchi, ebrei e svedesi, commercianti onorati e trafficanti scaltri costituirono una nuova casta che si gettò avidamente sulla nuova ricchezza».