Essad Bey (Leo Noussimbaum), Líepopea del petrolio, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze 1937, 18 maggio 2001
«Baku, piccola città tranquilla ed assopita, si svegliò con una vita brutale e febbrile. (...) La città vide sorgere palazzi che riflettevano la fantasia barbara dei loro proprietari»
«Baku, piccola città tranquilla ed assopita, si svegliò con una vita brutale e febbrile. (...) La città vide sorgere palazzi che riflettevano la fantasia barbara dei loro proprietari». Uno di questi «era costruito con la forma di un drago; torce bruciavano nelle narici del drago e si entrava nella casa attraverso la bocca spalancata. In questa casa i cui muri risplendevano di marmi di tutti i colori dell’arcobaleno non c’erano nè bagni nè gabinetti. L’architetto non aveva pensato a particolari così meschini. In compenso vi era una sala tutta di porcellana. Un vicino invidioso si fece allora costruire una camera tutta di cristallo di rocca».