Corriere della Sera, Rocco Cotroneo, pag.11, 18/05/2001, 18 maggio 2001
In Brasile, nell’area che va dallo stato di San Paolo a quello del Maranhao (terrirorio più grande dell’Europa intera), sarà ridotta del 35% l’iiluminazione pubblica, spenti monumenti, fontane, neon pubblicitari, sospesa l’erogazione di energia elettrica a manifestazioni come concerti, feste e partite di calcio
In Brasile, nell’area che va dallo stato di San Paolo a quello del Maranhao (terrirorio più grande dell’Europa intera), sarà ridotta del 35% l’iiluminazione pubblica, spenti monumenti, fontane, neon pubblicitari, sospesa l’erogazione di energia elettrica a manifestazioni come concerti, feste e partite di calcio. Motivazione ufficiale: la scarsità di piogge nella stagione estiva appena conclusa e il progressivo svuotamento dei bacini idroelettrici, responsabili del 97% dell’energia consumata dal Paese. Secondo gli esperti invece il problema risiede nella mancanza di linee di trasmissione per portare l’energia prodotta verso le aree di crisi. Ci saranno problemi per i 6200 ospedali che non hanno un generatore di energia, per l’attività in uffici e locali pubblici, che non avranno a disposizione l’aria condizionata (si svuoteranno cinema, teatri e ristoranti), Rio e San Paolo rischieranno di sprofondare nel caos del traffico, e l’aumento di criminalità (già a livelli altissimi) potrà portare a situazioni di estrema tensione.