18 maggio 2001
L’importanza delle riserve del Golfo di Guinea si è resa evidente lo scorso dicembre quando Madeleine Albright insisté per inserire l’Angola nel suo primo viaggio in Africa come Segretario di Stato americano: «Presto l’Angola fornirà il 10 per cento delle importazioni petrolifere degli Stati Uniti, cioè molto più del Kuwait durante la guerra del Golfo
L’importanza delle riserve del Golfo di Guinea si è resa evidente lo scorso dicembre quando Madeleine Albright insisté per inserire l’Angola nel suo primo viaggio in Africa come Segretario di Stato americano: «Presto l’Angola fornirà il 10 per cento delle importazioni petrolifere degli Stati Uniti, cioè molto più del Kuwait durante la guerra del Golfo. Perciò non ha senso visitare l’Africa centrale senza passare per l’Angola» (James P. Rubin, portavoce del Dipartimento di Stato americano). In questo Paese le compagnie americane trovano la concorrenza di quelle francesi e particolarmente della Elf: lo scorso anno nel giro di sei mesi la compagnia ha annunciato la scoperta di due grandi giacimenti marittimi - Dalia e Girasol - ognuno dei quali contiene riserve per miliardi di barili. Il 60 per cento dell’intera produzione petrolifera della Elf viene dai giacimenti nel Golfo di Guinea (prima della guerra nel Congo vi aprì il più grande impianto di estrazione ad alta profondità del mondo) 3