Corriere della Sera, Costantino Muscau, pag.18, 18/05/2001, 18 maggio 2001
"Noi abbiamo il lupo mannaro e gli indiani, da millenni, hanno l’uomo scimmia. Di che ci stupiamo? Ogni volta che c’è un qualcosa di inspiegabile nella società, è facile che ricompaia questo mito antichissimo, quello dell’homo selvaticus contrapposto all’"uomo civile"
"Noi abbiamo il lupo mannaro e gli indiani, da millenni, hanno l’uomo scimmia. Di che ci stupiamo? Ogni volta che c’è un qualcosa di inspiegabile nella società, è facile che ricompaia questo mito antichissimo, quello dell’homo selvaticus contrapposto all’"uomo civile"...E’ un mito antichissimo, risale a 2500 anni fa...Questo uomo-scimmia rivela la contrapposizione fra la natura, fonte di paura, ma dotata anche di poteri, e l’uomo addomesticato. Nella cultura indiana, questo è un "topos" classico. Una tradizione "bestiale", istruttiva e importante, giunta fino a noi secoli fa attraverso i mercanti" Cecilia Gatto Trocchi, docente di Antropologia all’università di Chieti.