Giorgio Boatti su La Stampa dell’11/05/01 a pagina 29., 11 maggio 2001
Mentre rientrava a casa all’alba del 4 dicembre 1911, il critico Renato Serra fu affrontato per le strade di Cesana da un Luigi Tondi, commerciante di biciclette, sposato con una donna bellissima e convinto che il critico se la intendesse con sua moglie
Mentre rientrava a casa all’alba del 4 dicembre 1911, il critico Renato Serra fu affrontato per le strade di Cesana da un Luigi Tondi, commerciante di biciclette, sposato con una donna bellissima e convinto che il critico se la intendesse con sua moglie. Tondi prima lo assalì a colpi di spranga, poi gli sparò diversi colpi di revolver su tutto il corpo. L’altro cercò di difendersi sparando pure lui, l’arma gli si inceppò e sfuggì all’aggressore nascondendosi in un negozio. Secondo la leggenda, Serra consumava le sue energie non solo nell’intensa attività sportiva ma anche nella frequentazione di belle ragazze, preferibilmente maritate, da lui considerate più strumenti di piacere che oggetti d’amore: «La femmina che ti attira per le sue deficienze, irritando il desiderio e l’ironia, ti fa sorridere ma non la puoi disprezzare finché non hai eiaculato».