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 2001  maggio 19 Sabato calendario

Serena Vitale, scrittrice e slavista, ricorda la sua amicizia con Milan Kundera: «Un uomo originale e ironico, capace di grandi scherzi, amari e lievi

Serena Vitale, scrittrice e slavista, ricorda la sua amicizia con Milan Kundera: «Un uomo originale e ironico, capace di grandi scherzi, amari e lievi. Come quando ha partecipato al suo matrimonio da osservatore, mandando all’altare il testimone. O come quando si divertiva a scrivere oroscopi senza capo né coda. Lo faceva per sopravvivere, negli anni in cui stava in Cecoslovacchia e il regime lo avversava al punto da esporne la foto in un museo della Controrivoluzione e negargli l’assistenza medica». «Veniva a casa con un podometro, un apparecchio per la misurazione dei passi, legato al piede. Così, per scherzo, per alleggerire la vita». «Credo che uno dei motivi del suo allontanamento sia stato l’"imbarbarimento" del mio ceco. "Parli sempre più con cadenza russa", mi diceva. La lingua della prevaricazione e del dominio: un affronto, una prevaricazione insopportabile per un ceco» (Maria Grazia Ligato).