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 2001  maggio 21 Lunedì calendario

La questione del Kosovo si è posta nella sua forma attuale nel 1913. «Alla fine dell’anno precedente, una coalizione di piccoli stati (Grecia, Bulgaria, Serbia e Montenegro), conquistò con le armi (o liberò, secondo la loro ottica) la quasi totalità dei territori posseduti dall’impero ottomano in Europa

La questione del Kosovo si è posta nella sua forma attuale nel 1913. «Alla fine dell’anno precedente, una coalizione di piccoli stati (Grecia, Bulgaria, Serbia e Montenegro), conquistò con le armi (o liberò, secondo la loro ottica) la quasi totalità dei territori posseduti dall’impero ottomano in Europa. Al termine di questa prima guerra balcanica, in una conferenza internazionale che ebbe luogo a Londra ed è nota come ”conferenza degli Ambasciatori”, dopo lunghe contrattazioni le grandi potenze ritagliarono un tratto di territorio in parte destinato alla creazione di un’Albania indipendente e in parte comprendente l’attuale provincia del Kosovo, che fu divisa tra la Serbia e il Montenegro (quest’ultimo Stato ottenne anche una parte della Metohija con Pec’ e Prizren). I serbi furono solo parzialmente soddisfatti per aver riconquistato la parte essenziale della regione che considerano la culla storica della loro nazione perché avrebbero voluto ottenere anche l’Albania settentrionale per assicurarsi uno sbocco sul mare. Gli albanesi rimasero frustrati perché nell’Albania non era stata inclusa una regione (il Kosovo) in cui il loro movimento nazionale si era particolarmente distinto e dove era in netta maggioranza. Questa divisione dell’area di popolamento albanese, che non esisteva nell’ambito dell’impero ottomano, fu confermata dopo la prima guerra mondiale [...]. La presenza maggioritaria degli albanesi nel Kosovo dal punto di vista del nazionalismo serbo era illegittima: gli albanesi (convertiti all’Islam dai turchi) sono considerati (anche oggi) dei recenti invasori la cui espansione geografica è stata favorita dal potere ottomano che ne ha tollerato le numerose violenze contro i cristiani. Per il nazionalismo albanese, invece, era inaccettabile l’unione del Kosovo alla Serbia e al Montenegro perché impediva il completamento del suo progetto nazionale».