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 1999  aprile 15 Giovedì calendario

L’ipotesi di una guerra lampo sembra ormai tramontata mentre si comincia a parlare di un impegno terrestre

L’ipotesi di una guerra lampo sembra ormai tramontata mentre si comincia a parlare di un impegno terrestre. Generale Jean, affrontiamo subito il tema più delicato. L’intervento delle truppe via terra. Lei lo ritiene possibile o necessario? «Non c’è dubbio che, se le cose proseguiranno in questo modo, non rimarrà altra via. Certamente Milosevic lo presenterebbe come una guerra di conquista della Serbia. Ma nessuno, alla Nato, si sogna di occupare Belgrado. Certo l’attacco da terra sarebbe difficile e pericoloso. Ma le truppe sono tra le migliori di cui l’occidente dispone. [...] L’esercito serbo dispone di pochi aerei, di tank obsoleti, di missili russi datati. Ma ha un formidabile apparato contraereo che non è stato ancora impiegato se non per l’abbattimento del famoso F-117, che a mio parere è stato centrato da un missile sensibile al calore che si è infilato nel motore. Milosevic sa tanto bene che si arriverà, salvo colpi di scena, a un attacco terrestre, da riservare la sua contraerea per gli elicotteri, che sono un supporto fondamentale delle truppe» (Carlo Jean, generale degli alpini, docente di strategia militare, a Sandro Ottolenghi).