Roberto Marozzo della Rocca, liMes supplemento al 1/99, 22 maggio 2001
Il bilancio di Milosevic come leader nazionalista non potrebbe essere più fallimentare. «Lungo gli anni ’90 i serbi conoscono un rovescio dopo l’altro
Il bilancio di Milosevic come leader nazionalista non potrebbe essere più fallimentare. «Lungo gli anni ’90 i serbi conoscono un rovescio dopo l’altro. Sono cacciati dalla Krajna (Croazia) dove vivevano da secoli. Sono sconfitti in Bosnia. Sono profughi dalla Slavonia Orientale già a maggioranza serba, tornata sotto la sovranità croata. Sono contestati dagli autonomisti montenegrini che minacciano il distacco da Belgrado. La Jugoslavia ospita 700 mila rifugiati venuti da Croazia e Bosnia».