Roberto Marozzo della Rocca, liMes supplemento al 1/99, 22 maggio 2001
Per gli americani i guerriglieri dell’Uck non sono più terroristi e neanche ribelli ma insorti. «La scelta degli Stati Uniti per l’Uck non avviene per un improvviso feeling
Per gli americani i guerriglieri dell’Uck non sono più terroristi e neanche ribelli ma insorti. «La scelta degli Stati Uniti per l’Uck non avviene per un improvviso feeling. Da tempo gli americani ritengono Rugova un uomo politico senza carattere, senza carisma e senza muscoli. Le visite a Washington del ”Ghandi dei Balcani” sono state deludenti per il Dipartimento di stato». Dal 1997 gli americani erano alla ricerca di una forza politica più capace e incisiva di quella espressa da Rugova, per farne il loro partner. «Di certo la rapida riorganizzazione della guerriglia in Kosovo è frutto di un intelligente supporto di materiali e tecniche che in precedenza l’Uck non aveva. Rambouillet ha confermato il rapporto molto amichevole fra gli americani e i guerriglieri kosovari. Le settimane di trattativa nel castello di Francesco I rivelano pubblicamente un legame tra Usa e Uck. Sono gli americani che portano Haschim Thaci alla guida della delegazione albanese, in cui Rugova, presidente democraticamente eletto dai Kosovari, passa in secondo piano rispetto a questo giovane di 29 anni che nel 1991 i serbi avevano espulso dall’università di Pristina. Thaci ha l’attenzione della Albright e riceve le premure di Wesley Clark, comandante supremo della Nato. [...] Dopo l’insuccesso della prima fase negoziale viene invitato a Washington dove con pazienza gli viene spiegata la convenienza di firmare».