Paolo Soldini, líUnit 16/04/1999, 16 aprile 1999
Per il Kosovo gli esperti propongono un modello analogo a quello della Slavonia orientale, regione contesa tra croati e serbi dove tra il ’95 e il ’97 è stata applicata l’amministrazione transitoria
Per il Kosovo gli esperti propongono un modello analogo a quello della Slavonia orientale, regione contesa tra croati e serbi dove tra il ’95 e il ’97 è stata applicata l’amministrazione transitoria. «Può esssere esercitata dall’Onu o da un’organizzazione internazionale (per il Kosovo si è autoproposta la Ue). A parte la Slavonia non ci sono molti precedenti. C’è quello della Saar, che dopo la prima guerra mondiale venne amministrata dalla società delle Nazioni. Poi ci sono stati vari progetti però non realizzati: dopo la seconda guerra mondiale per esempio per Trieste e Gerusalemme, e uno solo davvero realizzato: quello dell’Irian occidentale (Nuova Guinea). [...] L’Atnuso (Amministrazione transitoria delle Nazioni Unite) in Slavonia era composta da 5 mila persone, ma ben 4500 erano militari. In modo più ridotto la stessa esperienza è stata fatta a Mostar, dove, come si ricorderà c’è un amministratore nominato dalla Ue» (Pierre Klein, esperto di diritto internazionale).