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 1999  maggio 12 Mercoledì calendario

L’ambasciata cinese è stata colpita deliberatamente per sabotare il piano di pace del G-8? Erich Schmidt-Eenbon, uno dei più noti esperti tedeschi di servizi segreti, autore di cinque libri sul tema e attualmente direttore dell’Istituto di ricerche sulle politiche di pace a Weilheim in Baviera: «La Cia, come tutti i servizi segreti occidentali, dispone di grandi carte digitali delle principali città europee, continuamente aggiornate via satellite

L’ambasciata cinese è stata colpita deliberatamente per sabotare il piano di pace del G-8? Erich Schmidt-Eenbon, uno dei più noti esperti tedeschi di servizi segreti, autore di cinque libri sul tema e attualmente direttore dell’Istituto di ricerche sulle politiche di pace a Weilheim in Baviera: «La Cia, come tutti i servizi segreti occidentali, dispone di grandi carte digitali delle principali città europee, continuamente aggiornate via satellite. Non solo: essa dispone di ottime fonti di informazione elettroniche e umane a Belgrado». Dunque è impossibile che la Cia non sapesse che in quel punto si trovava l’ambasciata... «Esattamente. E guardi che non ci crede neanche il governo federale [...] Lo scenario più verosimile è che non sia stato un errore [...] L’ipotesi non solo mia, ma anche di miei colleghi a Parigi e a Londra, è che l’ambasciata sia stata colpita deliberatamente per sabotare il piano di pace del G-8». Scusi, chi sarebbero i sabotatori? «La stessa Cia e i vertici militari americani». Ma che interesse avrebbero a sabotare un piano messo faticosamente a punto solo due giorni prima? «Il fatto è che in realtà quel piano non è negli interessi di Washington. L’obiettivo degli Usa è arrivare a una soluzione del conflitto senza ”intromissioni” da parte dell’Onu e della Russia, Washington si è trovata quasi a subire, per ragioni diplomatiche soprattutto con Mosca, il piano del G-8. Colpendo l’ambasciata cinese gli Stati Uniti avrebbero ottenuto un ostacolo insormontabile, il veto di Pechino, a un piano sgradito».