Bob Martin su Il Messaggero del 22/05/01 a pagina 16; la Repubblica del 22/05/01 a pagina 19., 22 maggio 2001
La settimana scorsa una trentacinquenne di Teheran è stata lapidata per aver preso parte a film pornografici girati in casa
La settimana scorsa una trentacinquenne di Teheran è stata lapidata per aver preso parte a film pornografici girati in casa. La donna, che recitava a volto coperto, è stata individuata grazie a un’inquadratura in cui veniva ripreso un contatore dell’acqua: dal numero di codice i poliziotti hanno ricostruito la sua identità. Per l’esecuzione, svoltasi nel cortile del carcere di Evin alla presenza di un magistrato, è stato portato un camion carico di pietre adatte allo scopo, ossia, in base all’articolo 104 della Legge di Hodud del codice islamico iraniano, «non tanto grosse da uccidere il condannato al primo o al secondo colpo, né così piccole da non poter essere definite pietre». Sempre secondo la Legge, il condannato maschio, prima dell’esecuzione, dev’essere seppellito fino al torace; la donna, invece, fino al collo, «per evitare che venga colpita al seno».