Arjan Konomi, liMes 2/99, 22 maggio 2001
«Da quando è asceso a protagonista del fronte Kosovaro, l’Uck ha subito una profonda trasformazione organizzativa e politica
«Da quando è asceso a protagonista del fronte Kosovaro, l’Uck ha subito una profonda trasformazione organizzativa e politica. L’obiettivo geopolitico iniziale era quello dell’Albania etnica o vera Albania, cioè lo stato di tutti gli albanesi comprendente Albania, Kosovo e parti di Montenegro e Macedonia. Questo progetto deriva dal movimento politico da cui è scaturito l’Uck, lo Lpk, l’unico partito panalbanese, con membri provenienti da tutte le regioni dell’Albania etnica. Quando nell’estate del 1998 l’Uck diventa un attore importante sulla scena internazionale, esso decide di accantonare il sogno panalbanese, limitandosi a chiedere la liberazione del Kosovo. Fino a quel momento l’Uck era il braccio armato dello Lpk. [...] Le ragioni del distacco dallo Lpk erano due. La prima era geopolitica: gli Stati Uniti non avrebbero appoggiato il progetto panalbanese, dunque bisognava metterlo in un cassetto. La seconda era politico-ideologica: lo Lpk era considerato di estrema sinistra e l’Uck non voleva essere marchiato politicamente. Infatti lo Lpk nasce negli anni ’80 sulla spinta degli antijugoslavisti e degli antititoisti, mirando a unirsi all’Albania comunista di Enver Hoxha. Lo Lpk sostiene di aver adottato il principio dell’organizzazione clandestina e non la dottrina comunista ma l’argomento non è molto convincente».