Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  giugno 25 Venerdì calendario

Onorato Castellino: «La pensione di anzianità è la principale anomalia sopravvissuta alla lunga stagione delle riforme previdenziali

Onorato Castellino: «La pensione di anzianità è la principale anomalia sopravvissuta alla lunga stagione delle riforme previdenziali. Permettere il pensionamento poco oltre i cinquant’anni apparve a suo tempo una grande conquista sociale, capace di offrire il meritato riposo ai padri logorati dalla catena di montaggio e insieme di liberare un posto di lavoro per i figli [...] Ma l’istituto venne esteso a tutti i lavoratori, e quindi, in misura via via prevalente, all’impiegato pubblico e privato, al dirigente, al lavoratore autonomo. E poi il pensionato che lascia ancora giovane l’occupazione ufficiale spesso riprende a svolgere un’altra attività. La penalizzazione e i divieti frapposti a questo rientro si sono rivelati illiberali, inefficaci e addirittura controproducenti. Ogni ostacolo al lavoro è contrario al comune sentire; il suo aggiramento è agevole e conveniente ad ambedue le parti interessate, i padri che, usciti dalla porta, rientrano dalla finestra non soltanto non lasciano il posto ai figli, ma per di più muovono loro, sia pure involontariamente, una concorrenza sleale».