Maria Latella, Corriere della Sera 30/06/1999, 30 giugno 1999
A Bologna è crollato il tempio degli intrighi. «D’Alema farà la fine di tutti gli usurpatori. Tanto per cominciare, domenica, gli è crollato adosso il tempio degli intrighi innalzato in questi mesi
A Bologna è crollato il tempio degli intrighi. «D’Alema farà la fine di tutti gli usurpatori. Tanto per cominciare, domenica, gli è crollato adosso il tempio degli intrighi innalzato in questi mesi . Al Guazza i diessini bolognesi avevano riservato lo stesso trattamento di Romano: era il presidente della Camera di Commercio e gliela hanno portata via. L’avessero lasciato al suo posto, avrebbero ancora Palazzo Accursio» [...] Sta dicendo che i diessini bolognesi si erano montati la testa? «Sto dicendo che hanno dato importanza alla carriera. Prodi è ambiziosissimo, ma sarà che in famiglia gli hanno voluto bene... non so, gli viene spontaneo andare a salutare per primo un autista. D’Alema non è capace, si vergogna. Vitali girava con la macchina blindata e i vetri scuri, io vado in motorino e Prodi circola a piedi senza scorta» (l’ex direttore di Nomisma Gianni Pecci a Maria Latella).