Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  giugno 30 Mercoledì calendario

A Bologna è crollato il tempio degli intrighi. «D’Alema farà la fine di tutti gli usurpatori. Tanto per cominciare, domenica, gli è crollato adosso il tempio degli intrighi innalzato in questi mesi

A Bologna è crollato il tempio degli intrighi. «D’Alema farà la fine di tutti gli usurpatori. Tanto per cominciare, domenica, gli è crollato adosso il tempio degli intrighi innalzato in questi mesi . Al Guazza i diessini bolognesi avevano riservato lo stesso trattamento di Romano: era il presidente della Camera di Commercio e gliela hanno portata via. L’avessero lasciato al suo posto, avrebbero ancora Palazzo Accursio» [...] Sta dicendo che i diessini bolognesi si erano montati la testa? «Sto dicendo che hanno dato importanza alla carriera. Prodi è ambiziosissimo, ma sarà che in famiglia gli hanno voluto bene... non so, gli viene spontaneo andare a salutare per primo un autista. D’Alema non è capace, si vergogna. Vitali girava con la macchina blindata e i vetri scuri, io vado in motorino e Prodi circola a piedi senza scorta» (l’ex direttore di Nomisma Gianni Pecci a Maria Latella).