La Stampa, 29/06/1999, 29 giugno 1999
«Negli ultimi tempi ho avuto spesso l’impressione che questo ceto politico di sinistra assurto inaspettatamente a responsabilità di governo, considerasse in qualche misura un fastidio l’idea di dover ”rappresentare qualcuno” (le opinoni di una qualche parte di società, gli interessi collettivi di qualche gruppo, le aspettative ideali di una qualche corrente culturale) preferendo ergersi a regolatore generale» (Marco Revelli)
«Negli ultimi tempi ho avuto spesso l’impressione che questo ceto politico di sinistra assurto inaspettatamente a responsabilità di governo, considerasse in qualche misura un fastidio l’idea di dover ”rappresentare qualcuno” (le opinoni di una qualche parte di società, gli interessi collettivi di qualche gruppo, le aspettative ideali di una qualche corrente culturale) preferendo ergersi a regolatore generale» (Marco Revelli).