líUnit 07/07/1999, 7 luglio 1999
Monica Bettoni, sottosegretario alla Sanità: «Nei Policlinici esiste una forma di mezzadria tra Servizio Sanitario nazionale e Università che invece di mediare le migliori soluzioni gestionali e assistenziali dell’una e dell’altra impostazione culturale, consente di lasciare sempre vive logiche e metodi classici della vecchia nomenclatura universitaria
Monica Bettoni, sottosegretario alla Sanità: «Nei Policlinici esiste una forma di mezzadria tra Servizio Sanitario nazionale e Università che invece di mediare le migliori soluzioni gestionali e assistenziali dell’una e dell’altra impostazione culturale, consente di lasciare sempre vive logiche e metodi classici della vecchia nomenclatura universitaria. La quale tradizionalmente non si occupa dell’organizzazione del lavoro, delle nuove pratiche assistenziali, della crescita culturale e professionale di tutto il personale sanitario. Non adotta criteri manageriali, ma tutela logiche di potere che salvaguardano solo il proprio ambito: guai a toccare loro una sala operatoria o un reparto; guai a prevedere la razionalizzazione della struttura, magari riducendo i posti letto; guai a immaginare di sminuire il suo potere prevedendo percorsi diversi di carriera e professionalità che possano mettere in forse qualche leadership».