Frabrizio Caccia, la Repubblica 08/07/1999, 8 luglio 1999
«Forse non v’è mai capitato, al ristorante, di imbattervi in un cameriere che ha appena fatto le sue cose e torna in sala senza essersi lavato le mani? Allo stesso modo se qualcuno del nostro personale pazzescamente non ha osservato le più elementari regole d’igiene, è impossibile controllarlo»
«Forse non v’è mai capitato, al ristorante, di imbattervi in un cameriere che ha appena fatto le sue cose e torna in sala senza essersi lavato le mani? Allo stesso modo se qualcuno del nostro personale pazzescamente non ha osservato le più elementari regole d’igiene, è impossibile controllarlo». Sì, d’accordo. Ma voi fate i medici, mica i camerieri. «Questo è vero. Però io credo che il personale al momento è insufficiente e poi vada anche responsabilizzato. Come? Gratificandolo. Non è possibile che un infermiere, che sta in piedi tutta la notte, prenda un milione e trecentomila lire al mese: cioè meno di una filippina. E non è giusto che un cosidetto barone, in servizio giorno e notte, guadagni solo 4-5 milioni al mese» (Vinicio Cosmi, direttore di ostetricia e ginecologia al Policlinico Umberto I).