Paolo Conti, Corriere della Sera 17/07/1999, 17 luglio 1999
Mahvash (significa ”simile alla luna”), 21 anni, iscritta ad Architettura: «Un paio di mesi fa abbiamo organizzato una festa a casa di amici
Mahvash (significa ”simile alla luna”), 21 anni, iscritta ad Architettura: «Un paio di mesi fa abbiamo organizzato una festa a casa di amici. Abbiamo messo le coperte alle finestre per non essere visti, per cantare e ballare in pace e senza chador. Un vicino ha chiamato i pasdaran che hanno fatto irruzione proprio mentre stavamo ricoprendoci la testa. Ma hanno sequestrato le macchine fotografiche ed i rullini. Li hanno sviluppati, mi hanno visto senza chador e in pantaloni accanto a un mio amico [...] finita che i miei hanno portato l’atto di proprietà della casa come garanzia economica per la mia liberazione, sono tornata a casa e due settimane dopo ero davanti al giudice. Il quale mi ha condannato a trenta frustate».