Arturo Zampaglione, la Repubblica 17/07/1999, 17 luglio 1999
Come già in Urss, una parte dei duri punta sul Gorbaciov locale, cioè su Mohammed Khatami. «Khatami, come a suo tempo Gorbaciov, punta sulla stampa, sulla società civile e sul crescente potere dei sindacati e delle organizzazioni sociali
Come già in Urss, una parte dei duri punta sul Gorbaciov locale, cioè su Mohammed Khatami. «Khatami, come a suo tempo Gorbaciov, punta sulla stampa, sulla società civile e sul crescente potere dei sindacati e delle organizzazioni sociali. Le sue armi sono la popolarità di cui gode e l’impazienza della popolazione, mentre quelle dei suoi avversari sono l’esercito, le fondazioni e le milizie islamiste» (Bernard Guetta). Patrick Clawson, uno dei maggiori esperti americani sull’Iran: «La Francia finora ha sbagliato nell’esprimere l’appoggio incondizionato a Khatami, mentre Washington una volta tanto ha visto giusto nel limitarsi a generiche lodi per le forze di cambiamento e di libertà. Mi spiego: è sempre sbagliato personalizzare il sostegno a una politica, e lo è ancora di più nel caso del presidente iraniano [...] Non dimentichiamoci che il suo obiettivo non è di riportare l’Iran nel mondo moderno, ma di rafforzare la rivoluzione islamica attraverso una serie di riforme che possano accentuare la sua popolarità».