Paolo Guzzanti, La Stampa 23/07/1999, 23 luglio 1999
Paolo Guzzanti sul ”Giornale” del 23 luglio: «La minoranza etnica degli individui cittadini italiani vive il trasporto pubblico e privato in uno stato di sequestro della libertà, che è amministrata dagli ayatollah del verdismo leninismo: personaggi imbrazzanti ma saccenti che pretendono di sapere tutto, vietare tutto, stabilire, loro e soltanto loro, ciò che può esser fatto e ciò che va vietato
Paolo Guzzanti sul ”Giornale” del 23 luglio: «La minoranza etnica degli individui cittadini italiani vive il trasporto pubblico e privato in uno stato di sequestro della libertà, che è amministrata dagli ayatollah del verdismo leninismo: personaggi imbrazzanti ma saccenti che pretendono di sapere tutto, vietare tutto, stabilire, loro e soltanto loro, ciò che può esser fatto e ciò che va vietato. Come se tutti gli altri fossero imbecilli o mascalzoni. [...] La parola stessa velocità, viene demonizzata ogni giorno. La repressione contro la velocità individuale ha assunto caratteri grotteschi. [...] Anziché offrire nuovi servizi, viene soltanto pomposamente annunciata e strombazzata in tutte le ore in cui vanno in onda i telegiornali di governo, la campagna militare contro i guidatori veloci. Sai che trovata. Gridare continuamente che non si deve guidare a 200 all’ora in stato di ubriachezza e senza la cintura, è come dichiarare alle Nazioni Unite che non si debbono mangiare i bambini né far precipitare gli anziani giù dalle scogliere».