Romeo Bassoli, LíEspresso 12/08/1999, 12 agosto 1999
Sui giornali italiani le fotografie dell’astrofisica Margherita Hack sono più numerose di quelle che dovrebbero spiegare il fenomeno
Sui giornali italiani le fotografie dell’astrofisica Margherita Hack sono più numerose di quelle che dovrebbero spiegare il fenomeno. Dichiarazioni e interviste su ”io donna” del 7/8, ”L’Espresso” del 12/8, ”la Repubblica” del 1/7 e del 4/8, ”Il Messaggero” del 5/8, ”Panorama” del 1/7, ”Teresa” del 10/8 ecc. «L’eclisse totale del Sole, con il disco della Luna che copre esattamente la nostra stella, è un frutto del caso. Cioè del fatto che la Luna abbia un diametro di seimila chilometri e il Sole di un milione e mezzo di chilometri, che la Luna disti dal sole 150 milioni di chilometri e dalla Terra 380 mila chilometri. Solo questa serie di numeri casuali permette di vedere, dalla Terra, il disco della Luna che si sovrappone a quello del sole esattamente. Se il nostro satellite fosse stato più vicino o più grosso lo spettacolo sarebbe stato ben diverso. Non solo: guardi che anche lo spettacolo dell’11 agosto è un bel colpo». E perché? «Le eclissi si possono vedere solo in una striscia di Terra molto piccola, pochissime centinaia di chilometri. Ma proprio perché è uno spettacolo che riguarda poco territorio e la Terra è grande, accade molto più frequentemente che lo si possa vedere nelle zone desertiche o sugli oceani» [...] (Margherita Hack a Romeo Bassoli).