Il Sole-24 Ore 15/09/1999, 15 settembre 1999
un fatto che nelle ultime grandi operazioni che hanno infiammato la scena finanziaria italiana Cuccia e gli Agnelli si sono sempre trovati su fronti opposti
un fatto che nelle ultime grandi operazioni che hanno infiammato la scena finanziaria italiana Cuccia e gli Agnelli si sono sempre trovati su fronti opposti. «L’Opas di Generali sull’Ina è solo l’ultimo tassello di un grande mosaico in movimento, dove nascono nuove alleanze e si suggella la fine di alcune storiche. Solo sei mesi fa, l’equinozio di primavera sembrava aver segnato la fine di Enrico Cuccia e della stessa Mediobanca. Nel giro di ventiquattr’ore UniCredit e Sanpaolo-Imi avevano lanciato due Ops, rispettivamente su Comit e Banca di Roma, che avrebbero terremotato i delicati equilibri su cui si regge Mediobanca dopo la semi-privatizzazione degli anni Ottanta. Si ventilava già la spartizione delle sontuose spoglie di via Filodrammatici fino a ipotizzare Generali nell’orbita degli Agnelli. Ma la storia da aprile in poi ha preso tutt’altra piega [...] Cuccia, anche sotto una pressione ostile fino a oggi sconosciuta nei confronti di Mediobanca, ha cominciato a risalire la china, colpo su colpo, mandando in soffitta la tradizione che lo voleva tutore di poche grandi famiglie» (Aldo Bernacchi).