Corriere della Sera 01/10/1999; Stefano Citati, la Repubblica 01/10/1999, 1 ottobre 1999
Il più grave incidente nucleare dopo Cernobyl. L’incidente di giovedì scorso nell’impianto di trasformazione Jco di Ishigami, dove viene trattato l’uranio usato come combustibile nella vicina centrale nucleare di Tokaimura (poco più di cento chilometri da Tokyo), ha provocato la fuoriuscita di radiazioni nucleari 20
Il più grave incidente nucleare dopo Cernobyl. L’incidente di giovedì scorso nell’impianto di trasformazione Jco di Ishigami, dove viene trattato l’uranio usato come combustibile nella vicina centrale nucleare di Tokaimura (poco più di cento chilometri da Tokyo), ha provocato la fuoriuscita di radiazioni nucleari 20.000 volte superiori al livello normale. Decine di operai e residenti nei pressi della centrale sono stati contaminati. Oltre trecentomila abitanti della zona sono stati invitati a restare in casa. I tre tecnici dello stabilimento hanno assunto in pochi attimi una radioattività pari a quella provocata da una bomba atomica (cioè 8 millisievert). Il professor Nanao Kamada, dell’Istituto per le radiazioni di Hiroshima, prevede che «circa la metà delle persone esposte a oltre 4 millisievert rischiano di morire entro 30 giorni».