Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  ottobre 07 Giovedì calendario

Dopo il Nuerburgring, ”L’Espresso” ha intervistato un anonimo meccanico di Maranello: «Un tempo la nostra organizzazione era quasi infallibile

Dopo il Nuerburgring, ”L’Espresso” ha intervistato un anonimo meccanico di Maranello: «Un tempo la nostra organizzazione era quasi infallibile. Ma con la mania dell’ordine ci hanno frastornato. E siamo finiti nel pallone». Ogni meccanico impegnato ai box, ad esempio, deve prendere posto su seggiolini prestabiliti in modo da prevenire ingorghi in fase operativa: «Un eccesso di rigore. Che i colleghi di altre scuderie e anche molti giornalisti giudicano un’inutile carnevalata. Un meccanico di Formula uno è un professionista, non un soldatino». E il complotto? « un’idiozia. Ogni campione ha a disposizione una squadra, composta da una quindicina di tecnici, che si butterebbe nel fuoco per farlo vincere. Lo spirito di bandiera è così forte che anche l’ultima ruota del carro vive il successo del suo pilota come un’affermazione personale. Solo chi non conosce il mondo della Formula uno può parlare di malafede».