Giorgio Bocca, la Repubblica 25/09/1999, 25 settembre 1999
Giorgio Bocca sulla ”Repubblica” del 25 settembre, dopo l’assoluzione di Andreotti al processo di Perugia: «Ora naturalmente si dirà che l’assoluzione di Andreotti e amici ha fatto chiarezza sui rapporti fra politica e malavita organizzata e messo fine alla ”congiura di giudici e politici contro la Dc e i suoi leader più controversi e illustri”
Giorgio Bocca sulla ”Repubblica” del 25 settembre, dopo l’assoluzione di Andreotti al processo di Perugia: «Ora naturalmente si dirà che l’assoluzione di Andreotti e amici ha fatto chiarezza sui rapporti fra politica e malavita organizzata e messo fine alla ”congiura di giudici e politici contro la Dc e i suoi leader più controversi e illustri”. [...] Il revisionismo storico che la destra sta già cavalcando, cioè spacciare la crisi della partitocrazia e del suo malgoverno come un’invenzione del ”partito delle manette”, dire o far dire che l’assoluzione di Andreotti è una rivincita dello Stato di diritto contro i forcaioli della ”giustizia ingiusta” sarà propaganda abituale [...] Per quanto scettici sulla natura umana non crediamo che eminenti cardinali, illustri ministri, famosi imprenditori abbiano veramente sperato nell’assoluzione dell’Andreotti innocente, abbiano veramente pensato e pensino che in lui difendevano un uomo probo e degno di plauso».