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 2001  maggio 23 Mercoledì calendario

La missione tradizionale della Nato, gestione di difesa collettiva, sta lasciando il posto a quella, molto più vaga, di gestione delle crisi e degli interventi «fuori zona»

La missione tradizionale della Nato, gestione di difesa collettiva, sta lasciando il posto a quella, molto più vaga, di gestione delle crisi e degli interventi «fuori zona». Nella primavera del 1997 Clinton dichiarò: «Stiamo costruendo una nuova Nato. Rimarrà, con forze più piccole e flessibili, la più forte alleanza della storia, pronta a combattere per la nostra difesa ma anche addestrata a mantenere la pace [...] Non più rivolta contro un blocco ostile di nazioni, sarà invece un’alleanza destinata a promuovere la sicurezza di ogni paese democratico d’Europa - senza distinzione tra vecchi membri, nuovi membri e non-membri della Nato». Tra gli entusiasti di questa nuova Nato Madeleine Albright («L’Alleanza dovrebbe diventare una forza di pace dal Medio Oriente all’Africa centrale») e Tony Blair, secondo il quale il principio basilare dell’ordine internazionale di non interferenza negli affari interni «va delimitato sotto importanti aspetti». «Quando l’oppressione produce massicci flussi di profughi che sconvolgono i paesi vicini, è giusto parlare di ”minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali”» (Ted Galen Carpenter).