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 2001  maggio 23 Mercoledì calendario

La maggioranza dei membri del Congresso americano non ha nemmeno il passaporto e si avventura - politicamente - oltreoceano soltanto in occasione di crisi imminenti o di decisioni non procrastinabili sul finanziamento di operazioni all’estero

La maggioranza dei membri del Congresso americano non ha nemmeno il passaporto e si avventura - politicamente - oltreoceano soltanto in occasione di crisi imminenti o di decisioni non procrastinabili sul finanziamento di operazioni all’estero. «In questi anni di grandi e talvolta brusche oscillazioni nell’atteggiamento dell’amministrazione Clinton rispetto agli ”interventi umanitari”, il Congresso ha posto - sebbene a intermittenza e spesso con obiettivi cinicamente interni - alcuni quesiti fondamentali. A che scopo esattamente l’esecutivo impegna l’attenzione e le risorse degli Stati Uniti in tutti i conflitti e le crisi lungo i confini dell’ordine europeo? Esiste un piano d’azione complessivo, oppure l’America è davvero cronicamente succube di un colossale ”effetto Cnn”? Se pure vi fosse un coerente interesse americano nel coltivare un grado così elevato di costante coinvolgimento internazionale, la Nato è davvero talmente preziosa da essere intoccabile? Esiste dunque la concreta prospettiva di far pagare un prezzo decisamente più alto ai ricchi e ambiziosi alleati europei in cambio dei servizi che gli Stati Uniti continuano a fornire? [...]» (Roberto Menotti).