limes 4/99: ìA che ci serve la Nato. CosÏ funziona la nostra alleanza se líAmerica diventa scettica. Il protettorato del Kosovoî., 23 maggio 2001
L’arsenale di armi nucleari americane installate in Europa è costituito da circa 180 bombe situate in sette paesi diversi
L’arsenale di armi nucleari americane installate in Europa è costituito da circa 180 bombe situate in sette paesi diversi. Si tratta di bombe per aereo destinate ai cacciabombardieri F16 o ai Tornado, o bombe del tipo B-61. «Queste bombe hanno una potenza variabile. Il loro numero esatto è segreto, ma è possibile formulare ragionevoli ipotesi sulla loro distribuzione, considerando i nuovi depositi nucleari costruiti nei paesi ospitanti [...]». Giovedì scorso un dispaccio dell’Agence France Presse ha annunciato che gli Stati Uniti si preparano a ritirare gli ordigni nucleari che ancora mantengono nei paesi europei, come deterrente contro un attacco nemico. Il ritiro completo potrebbe essere annunciato il 2-3 dicembre prossimi a Bruxelles nel corso di un incontro dei ministri della Difesa della Nato. Ma né Washington né il quartier generale della Nato hanno confermato la notizia: è di pochi mesi fa la dichiarazione contenuta nel ”Principio Strategico dell’Alleanza” approvato dai capi di Stato della Nato secondo cui «L’Alleanza atlantica, per garantire che la sua posizione nucleare sia credibile, deve continuare a esigere dagli alleati europei coinvolti nella pianificazione della difesa collettiva un ruolo attivo nelle questioni nucleari, lo spiegamento di forze nucleari sui loro territori in tempo di pace e la partecipazione ad accordi per gestire il comando, il controllo e la consultazione» (Paolo Cotta-Ramusino e Maurizio Martellini).