Il Sole-24 Ore 07/11/1999, 7 novembre 1999
L’accertamento preliminare ha concluso che Microsoft sfrutta la posizione di dominio in un mercato, quello dei sistemi operativi, per monopolizzarne un altro: quello del software che serve per navigare in Internet
L’accertamento preliminare ha concluso che Microsoft sfrutta la posizione di dominio in un mercato, quello dei sistemi operativi, per monopolizzarne un altro: quello del software che serve per navigare in Internet. Dalle pagine della sentenza (http://usvms.gpo.gov): «Primo: la Microsoft ha un potere monopolistico tale da poter fissare un prezzo per il sistema operativo Windows sostanzialmente superiore a quello che si avrebbe in un mercato competitivo. Secondo: ha deliberatamente collegato e quindi imposto ai consumatori l’acquisto del proprio sistema operativo e del Web browser. Terzo: ha condotto pratiche anticompetitive, attraverso la sua condotta nei confronti della Netscape, dell’IBM, della Compaq, della Intel e di altre imprese, ha dimostrato la volontà di usare il suo prodigioso potere di mercato e i suoi immensi profitti per cagionare danno a qualsiasi impresa. Quarto: ha danneggiato i consumatori perché con la propria condotta ha impedito lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche che non coincidevano con il proprio interesse».