24 maggio 2001
Franjo Tudjman amava definirsi il ”George Washington della Croazia”. Ha guidato il Paese per nove anni
Franjo Tudjman amava definirsi il ”George Washington della Croazia”. Ha guidato il Paese per nove anni. Nato il 14 maggio 1922 a Veliko Trgovisce, sotto l’impero di Tito fu dirigente di primo piano del partito comunista, ma anche fervente sostenitore del nazionalismo, con il sogno mai realizzato di creare una Grande Croazia. Partigiano durante la seconda guerra mondiale, al termine del conflitto rimase nelle forze armate jugoslave, diventando generale. Storico di formazione, una volta congedatosi divenne docente all’università di Zagabria. Autore di diversi saggi politici, li adattava spesso secondo le esigenze del momento. Espulso dal partito per ”deviazionismo nazionalista” nel 1967, nel 1972 fu condannato a due anni di carcere per le sue attività contro lo Stato federale jugoslavo. Nel 1989 fondò il partito ”Alleanza democratica croata” (Hdz) e ne divenne presidente. Nel 1991, dopo la guerra contro Belgrado, portò la Croazia all’indipendenza e vinse le prime elezioni libere. Eletto nel ’92 capo dello Stato, fu riconfermato nelle consultazioni del ’97.