Notizie tratte da: Roberta Bernabei, Roma nel Giubileo, Rizzoli., 24 maggio 2001
Il termine pellegrino viene dal latino peregrinus, ”colui che attraversa i campi”, ossia ”straniero”
Il termine pellegrino viene dal latino peregrinus, ”colui che attraversa i campi”, ossia ”straniero”. La parola ”romeo”, che in greco indicava i forestieri in pellegrinaggio in Palestina, fu poi applicata ai viaggiatori diretti a Roma (e ”romerie” vennero battezzate le spedizioni di pellegrini verso la Città Santa). Prima di partire i romei ricevevano la benedizione di un sacerdote, saldavano i debiti, si pacificavano con tutti, facevano testamento, concordavano con la moglie il tempo della vedovanza. Di solito indossavano saio, sandali, un corto mantello detto ”sanrocchino” o ”pellegrina” e un cappello a larghe tese legato sotto il mento (il ”petaso”). A tracolla una bisaccia per le carte e i soldi, in mano il ”bordone”, alto bastone con la punta metallica per difendersi dai briganti. Sul copricapo, alcuni segni distintivi: una conchiglia se erano stati a Santiago di Compostela, la palma simbolo della Terrasanta, una placchetta metallica con l’immagine dei santi Pietro e Paolo a testimonianza del pellegrinaggio a Roma.