Curzio Maltese, la Repubblica 06/01/2000, 6 gennaio 2000
Curzio Maltese sulla ”Repubblica” del 6 gennaio: «’I care” (mi faccio carico). And you? ”I scare you” (io ti faccio paura)
Curzio Maltese sulla ”Repubblica” del 6 gennaio: «’I care” (mi faccio carico). And you? ”I scare you” (io ti faccio paura). Si potrebbe continuare così, anzi si poteva organizzare il prossimo congresso (convention) della Quercia direttamente in inglese, in una chiesa di Atlanta, la città di Martin Luther King, Cnn e Coca Cola, con contorno di Gospel e ritratti Kennedy, invece di scomodare l’ex fabbrica del Lingotto che sa ancora troppo di classe operaia (working class), tanto per esser sicuri di non farsi capire, di parlar d’altro come sempre [...] In politica la scelta dei simboli e degli slogan pesa, deve pesare. E invece questa insostenibile leggerezza della sinistra, lo svolazzare allegro fra simboli, marchi e inni, alla ricerca di un’identità purchessia, fino ad arrendersi all’ecumenismo cattolico, non promette nulla di buono. L’ultimo congresso dell’ex Pci, che allora si chiamava ancora Pds, si svolse all’Eur e sembrava un convegno nazionale di commercialisti: un presagio del governo D’Alema [...] L’unico filo che lega D’Alema e Veltroni è evidentemente l’incapacità di dire ”qualcosa di sinistra”, senza citare per forza il pensiero cattolico o quello confindustriale, chiamando a testimoni tutti di non essere più ”comunisti”».