I Viaggi di Repubblica del 24/05/01 a pagina 12., 24 maggio 2001
Vlad Tepes (in rumeno "impalatore") Dracul, condottiero valacco celebre per la sua crudeltà, in una lettera dell’11 febbraio 1462 al re d’Ungheria assicurava di aver impalato in tre mesi 23
Vlad Tepes (in rumeno "impalatore") Dracul, condottiero valacco celebre per la sua crudeltà, in una lettera dell’11 febbraio 1462 al re d’Ungheria assicurava di aver impalato in tre mesi 23.883 turchi: i cadaveri coprivano una superficie di tre chilometri quadrati. Una leggenda racconta che nel 1459 il principe Vlad accolse e sfamò alcuni ambasciatori ottomani, per poi ucciderli di sua mano piantandogli chiodi in testa. Sembra che il principe fosse avverso anche alla religione cristiana; lo storico rumeno Costantin Cantacuzino: «Era la mattina di Pasqua quando le guardie del Volvoda Vlad, figlio di Dracul, arrestarono nello stesso momento e in ogni quartiere della città tutti gli uomini oltre i trent’anni che si disponevano ai riti della resurrezione... Poche ore dopo erano tutti impalati e i pali erano tanti che circondavano le mura di Tirgoviste, e ancora ne avanzava».