Philippe Brenot, ìGeni da legareî, Piemme; Mario Scaffidi Abbate, ìLíItalia dei Caffî , Rendina Editori., 24 maggio 2001
Balzac, quando scriveva, teneva sempre a portata di mano, sulla scrivania, una caffettiera di porcellana che sfornava senza sosta da 20 a 40 tazzine di caffè macinato alla turca
Balzac, quando scriveva, teneva sempre a portata di mano, sulla scrivania, una caffettiera di porcellana che sfornava senza sosta da 20 a 40 tazzine di caffè macinato alla turca. Il consumo eccessivo di caffè gli procurò una grave gastrite, e probabilmente gli accorciò la vita. Flaubert alternava decine di tazze di caffè a bicchieri di acqua gelata. Voltaire, che consumava anche 50 tazzine di caffè al giorno, morì a 84 anni. Lo scrittore Fontenelle, ormai centenario, a chi sosteneva che il caffè fosse un lento veleno rispondeva: "Che sia un veleno molto lento posso testimoniarlo io stesso".